Sempre più interessanti e coinvolgenti le idee che emergono dai Project Work, lavori conclusivi del percorso di formazione FarmaCosmesiLab di Icq®. Il Comitato Scientifico, questa volta più di altre, ha esitato -e non poco- a definire il podio dei migliori
Una classe attenta e proattiva che ha fatto tesoro delle conoscenze, di tipo scientifico e manageriale, apprese al corso: trasformate subito in competenze che si percepiscono già consolidate, restituiscono idee chiare, contemporanee, molto attente a grandi tematiche sociali.
Come sono state inserite in un elaborato in cui la guideline era quella di provare a immaginare una farmacia ideale in cui le attività al reparto cosmetico potessero diventare tanto importanti da imprimere un’identità forte all’intera farmacia? Sicuramente, con una buona dose di creatività personale, unita al desiderio di accogliere la comunità di riferimento, con una visione nuova: l’educazione ai corretti stili di vita, la prevenzione, la cultura alla valorizzazione della natura, all’alimentazione.
Insomma, una farmacia delle persone sane: un concetto che è una necessità sociale, se si pensa alle iniziative scientifiche e di consumo sulla longevità che si sviluppano sempre di più nell’ultimo periodo. Lo stupore nell’esaminare i lavori dei 30 partecipanti al corso è nato, però, dalla declinazione che per questa tendenza condivisa si sia valutata la cosmetica tra le best practice della farmacia del presente e del futuro.
I complimenti vanno a tutti i giovani farmacisti che hanno partecipato all’edizione di FarmaCosmesiLab 2024-2025 per l’impegno, lo studio, la sensibilità e la creatività dimostrati.
Centrati temi di grande attualità: prevenzione ed educazione delle giovani generazioni, apprezzabili, in particolare, in un momento storico importante in cui si avverte, da più parti, la necessità di sensibilizzare le persone verso un approccio olistico alla “buona” salute. Ottimo l’orientamento di tanti ad andare al di là del banco e fuori dalla farmacia per esprimere un’identità territoriale di impatto sulla comunità di riferimento, e tante sono le idee che hanno convinto il Comitato scientifico di FcLab che… “si può fare di più”! Belle le proposte di coinvolgere mamme e bambini, per esempio, figlie adolescenti, Gen Z su tematiche come la corretta skincare, la fotoprotezione, la salute in menopausa, la pelle in terapia oncologica, la sostenibilità ambientale, l’educazione alla nutrizione pediatrica.
I più creativi
“Passeggiate Culturali” in bicicletta per sensibilizzare alla protezione solare: idea di Francesca Paganini, con farmacia a Ferrara; “Love is in the hair”, banca della parrucca per pazienti oncologiche gestita da tricologo e psicologo è la proposta che Matilde Rinaldi auspica per tutto il canale. “Agorà della salute” e Festa della Donna over65 con promozioni etiche su prodotti specifici, sconto babycare fino al primo anno di vita: tutte le belle proposte di Gabriella Cifalinò. Dirompente e rappresentativo il concetto “la prevenzione inizia a tavola e passa attraverso la pelle. Mamme e papà si diventa: partiamo dalle basi per proteggere i nostri piccoli”, yoga all’aperto con cardiologo, nutrizionista, oncologi, chirurgo plastico sono le idee di Maria Carmela Pellegrino; “Quando nasce un bambino nasce anche una mamma”: offerte personalizzate di prodotti per mamma e bebè nel periodo post partum è la proposta di Anna Morisco; “Skincare sospesa”: regalare un trattamento o una visita dermatologica a chi non può, è l’attività di beneficenza molto interessante di Veronica Lupino.
Ipotesi di co-marketing con centri sportivi, scuole, Rsa e addirittura con esercizi commerciali di differenti tipologie (Spa, centri estetici, hair stylist, wedding planner, centri turistici) denotano creatività e proposte insolite da realizzare. Hanno tutti individuato orientamenti di impegno in una particolare nicchia di intervento, che traduce la massima comprensione del concetto di Csr della farmacia, più volte ribadita durante le lezioni di ambito manageriale del corso: un concetto che diventa imprescindibile oggi per la farmacia che vuole fare la differenza.
I progetti premiati
Dare una valutazione prioritaria, di merito e profitto è stato davvero difficile. Per selezionare idee, visioni e praticità emerse nei lavori, si è tenuto conto di alcuni parametri:
– svolgimento secondo le linee guida fornite
– applicabilità concreta delle competenze
– innovazione del modello farmacia (sia al reparto, sia nell’organizzazione del lavoro in team)
– chiarezza degli ambiti di intervento proposto.
Il Comitato Scientifico così ha stabilito di dare maggiore evidenza ai lavori di:
Maria Teresa Florio – per tutte le linee guida rispettate nello svolgimento, forte idea di brand e posizionamento del progetto “La salute al di là del farmaco”, paradigma coniugato alla creatività della shopping experience, per una relazione di elevato impatto positivo legata anche al ricordo e all’emozione divertente. Degna di nota la comunicazione che coinvolge anche un esercizio commerciale che, apparentemente, non ha molto in comune con la farmacia, un fruttivendolo. L’immagine dell’iniziativa promozionale “una mela al giorno toglie il medico di torno” con payoff “le emozioni contano” è di grande impatto e genera curiosità e attrattività verso il punto vendita. Ottima la declinazione che, partendo dalla mela, è possibile intercettare vari target (chi ha bisogno di consigli nutrizionali o di skincare anche attraverso una linea a marchio dedicata al tema) a cui è possibile presentare i vari professionisti disponibili in farmacia (nutrizionista, estetista, farmacista specializzato in dermocosmesi) per definire meglio il tipo di consiglio e supporto, sempre nell’ottica di uno stile di vita equilibrato. Clicca qui per vedere il project work.
Mariangela Sanfilippo ha immaginato una parafarmacia che -si sa- deve avere una strategia mirata per far fronte alla concorrenza delle farmacie vicine. Attiva su tutti i servizi a elevato tasso di Csr con iniziative specifiche, come la scelta di brand sostenibili (confezioni riciclabili e ricaricabili), attenzione alle donne vittime di violenza –codice rosa in parafarmacia- flyer e teleconferenze sui corretti stili di vita e per pazienti oncologici. Infine, attività di consolidamento della relazione tramite questionari di feedback, strumento molto importante per il controllo delle iniziative e l’eventuale implementazione delle attività.
Alessia Ceresa – farmacia periferica in area agricola. Idea di brand ben contestualizzata al territorio per il suo progetto dal titolo “La farmacia dell’essenziale”, denominazione evocativa di molteplici significati. In particolare, da un lato il progetto si concentra sull’impiego degli oli essenziali, dall’altro vuole essere un rimando ai valori della farmacia: ciò che la farmacia ti dà, è ciò di cui hai bisogno e che per te è essenziale, che si esprime non soltanto nelle attività di vendita e di servizi, ma con un progetto culturale per genitori e figli (7-10 anni circa) dedicato all’educazione alla natura e alla sostenibilità del pianeta, con il coinvolgimento di un floricoltore.
Salvatore Lanteri – farmacia urbana in centro storico. Al di là delle iniziative sociali importanti che definiscono il brand farmacia (per associazioni locali di beneficenza anche in missione in Ucraina per portare aiuto negli ospedali e negli orfanotrofi; donazione di un defibrillatore all’anno per associazioni sportive locali; screening gratuiti per soggetti economicamente disagiati) il project work è stato apprezzato per l’idea di organizzazione del lavoro e di costruzione del team: chat diversificate per iniziative, servizi, circolari con i collaboratori ne farebbero un metodo replicabile nel canale, poiché è segno di supporto reciproco e di controllo costante per l’ottimizzazione delle attività della farmacia.
(A cura di FarmacosmesiLAB Icq, Panorama Cosmetico N.3/2025, ©riproduzione riservata)