Project pan: comprare meno, comprare meglio, anche in cosmetica

Risparmiare significa soprattutto consumare meglio e in modo più consapevole. È questo il principio alla base del World Saving Day (31 ottobre), nel quale anche il mondo del beauty prova a dare un senso diverso al consumo e all’acquisto.

Un approccio che sta emergendo in base a questa tendenza è quello proposto dal Project Pan,  il movimento, nato sui social, soprattutto Tiktok, che  invita a terminare i cosmetici prima di acquistarne di nuovi, fino a quando, letteralmente, non si vede il fondo del vasetto.

Si tratta senza dubbio di una risposta a una condizione economica sempre più precaria e a una riduzione del potere d’acquisto che si riflette sui consumi non essenziali alla sopravvivenza, come appunto quelli cosmetici, ma è anche una risposta etica al consumismo sfrenato proposto da modelli precedenti e che ora sono sempre più messi in discussione, come il fast fashion. Si compra meno, insomma, ma soprattutto meglio. E nel beauty questo vuol dire maggiore attenzione alla qualità, alle formulazioni, alla ricerca.

Cosa dicono i numeri

Secondo una ricerca Scalapay 2025, le vendite beauty si mantengono stabili nel tempo, con una lieve crescita estiva per body & skincare (+1,32%) e Hair care (+2,4%). Fragranze e skincare restano tra le categorie più amate in ogni stagione, mentre rimane invariato anche l’interesse per i solari Spf, acquistati e ricercati con continuità, segno di una routine di bellezza sempre più consapevole e costante. Parallelamente cresce la domanda di prodotti minerali e multifunzione, in aumento del 22% a livello globale (fonte: Mintel).

Questo riflette un cambio di mentalità: meno accumulo, più valore e consapevolezza. Una tendenza confermata anche dal comportamento d’acquisto: il 44% degli italiani dichiara di reagire all’attuale contesto economico acquistando minori quantità di prodotti, privilegiando qualità e durata rispetto alla quantità.

Al tempo stesso, il settore si confronta con una crescente saturazione e una certa fatica nei confronti dei  contenuti. Mai prima d’ora il mercato era stato così affollato di prodotti, brand e creator. Ma invece di generare  entusiasmo, questa abbondanza sta creando un senso diffuso di sovraccarico, se non di indifferenza. Trend  come l’underconsumption core, che esaltano routine essenziali e minimaliste, rispecchiano un clima  culturale più ampio: il desiderio di alleggerire e semplificare. Ne emerge un settore sotto pressione, ma  tutt’altro che in crisi. Il valore emotivo del beauty resta forte, soprattutto per quei brand capaci di costruire un  legame vero con temi come identità, salute della pelle ed esperienza sensoriale.

Project pan, equilibrio e innovazione sostenibile

In questo scenario, il Project Pan assume un ruolo simbolico e concreto insieme: rappresenta la volontà di  ridurre l’eccesso, dare spazio solo a ciò che conta e riscoprire la bellezza della durata. La crescita non sarà più  alimentata dalla novità a tutti i costi o dalla sovraesposizione, ma da una visione chiara, da un’innovazione  concreta e dalla capacità di creare prodotti che meritano davvero un posto nella routine quotidiana.

 

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