Il mondo della cosmesi dedicata all’infanzia è sempre più ricco e vario, ma dietro un design ispirato ai giochi e alle favole, profumazioni gradevoli e claim che richiamano la delicatezza, si nasconde una verità importante: la pelle dei più piccoli non è una semplice versione ridotta di quella adulta, bensì un organo immaturo, strutturalmente e fisiologicamente diverso, che necessita di una protezione specifica e rigorosa. Dai dermatologi di Aideco, Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia, arrivano importanti indicazioni su come prendersi cura dell’epidermide dei bambini rispettandone il delicato e peculiare equilibrio e scegliendo i trattamenti cosmetici più indicati.
“La pelle del bambino, in particolare del neonato e nei primi tre anni di vita, è più sottile, povera di sebo, ancora poco pigmentata e con un pH quasi neutro” spiega la dottoressa Claudia Riccardi, biologa e membro del consiglio direttivo Aideco, “dunque meno protetta da agenti esterni e microrganismi potenzialmente patogeni. In questa fase, anche l’attività delle ghiandole sudoripare è limitata e questo espone i bambini a rischi come la disidratazione o i colpi di calore. È, quindi, essenziale utilizzare prodotti specificamente formulati per la loro età e conformi ai più elevati standard di sicurezza”.
A tal proposito, un prezioso riferimento è rappresentato dalle Linee guida sulla sicurezza nei cosmetici per bambini del Comitato europeo per i cosmetici e la salute dei consumatori, aggiornate nel 2023, che definiscono con chiarezza i criteri di valutazione per ingredienti, formule, packaging ed etichette dei prodotti cosmetici destinati ai più piccini. Particolare attenzione viene riservata all’area peri-anogenitale -la più esposta a irritazioni- e ai comportamenti tipici dei bambini, come l’ingestione accidentale di piccole quantità di prodotto o l’esposizione degli occhi a spray e shampoo.
“Una corretta routine di paidocosmesi si basa su tre gesti essenziali” spiegano gli esperti dermatologi “detersione, idratazione e protezione. Per la detersione, sono preferibili prodotti a pH isodermico, ossia dello stesso valore di quello della pelle, con tensioattivi delicati da usare in acqua tiepida e con un risciacquo accurato. Dopo il bagno, è fondamentale asciugare la pelle tamponando, senza sfregare, e applicare emulsioni emollienti e lenitive con ingredienti naturali come burro di karité, olio di crusca di riso, estratti di camomilla o calendula”.
Una particolare attenzione va riservata alla scelta dei cosmetici per l’area pannolino, soggetta a frequenti irritazioni. In questi casi, l’utilizzo di paste protettive a base di ossido di zinco può contribuire a prevenire la cosiddetta dermatite da pannolino. Allo stesso modo, la protezione solare richiede accortezze specifiche, ricordando che i bambini sotto l’anno di età non vanno esposti direttamente al sole. Dai 6 mesi in poi è necessario applicare filtri con Spf molto alto (50+), evitare le ore centrali della giornata e integrare la protezione con indumenti, cappelli e occhiali da sole.
Focus sugli ingredienti
Tra gli aspetti più delicati affrontati dalle Linee guida europee, anche la questione degli ingredienti controversi: interferenti endocrini, terpeni (come canfora e mentolo), nanomateriali e conservanti potenzialmente allergizzanti vanno esclusi o attentamente dosati, soprattutto nei prodotti leave-on, quelli, cioè, senza risciacquo. Inoltre, i packaging devono essere sicuri, privi di parti piccole ingeribili e ben distinti da prodotti alimentari o giocattoli, per evitare usi impropri.
Non meno importante è il tema dei cosmetici da gioco, sempre più diffusi tra i bambini: trucchi, prodotti da bagno effervescenti, smalti colorati o profumi con valore ludico. “Se un prodotto viene applicato direttamente sulla pelle oppure su parti esterne del corpo umano a fini cosmetici, rientra a tutti gli effetti nella categoria dei cosmetici e deve rispondere alle normative previste” precisa Claudia Riccardi. “Anche quando un prodotto ha un valore di gioco, non può essere esentato dal rispetto del Regolamento europeo sui prodotti cosmetici (1223/2009)”.
Il suggerimento degli esperti è chiaro: massima attenzione all’etichetta, diffidare di prodotti non esplicitamente destinati all’età pediatrica, preferire formule semplici e delicate, ed evitare sempre il fai da te. Per ogni dubbio, meglio rivolgersi al pediatra o al dermatologo di riferimento. La pelle del bambino imparerà con il tempo a difendersi da sola. Nel frattempo, è nostro dovere proteggerla con gesti semplici, ma guidati dalla conoscenza e dal buon senso.