Esporsi al sole non è mai stato un gesto così consapevole: oggi la fotoprotezione si evolve, diventando più personalizzata, più performante, più cosmetica. Non parliamo più, infatti, soltanto di prodotti che difendono la pelle dai raggi Uv, ma di veri alleati di salute e bellezza in grado di adattarsi al biotipo cutaneo, supportando la funzione barriera e includendo anche ingredienti antiaging, lenitivi, seboregolatori o idratanti.
“La protezione solare non è un’opzione, ma una necessità quotidiana, anche al di fuori del periodo estivo e delle vacanze al mare” sottolinea Leonardo Celleno, dermatologo e presidente dell’Associazione italiana dermatologia e cosmetologia. “Oggi possiamo scegliere formulazioni dedicate: non più soltanto prodotti standard, ma protezioni selettive, pensate per esigenze cutanee specifiche”.
Solo il buono del sole
Il sole è vita: stimola la produzione di vitamina D, importante per le ossa e il sistema immunitario, migliora l’umore, grazie alla stimolazione della produzione della serotonina e delle endorfine, e il ciclo sonno-veglia, favorendo una maggiore produzione di melatonina. Ma la sua energia è anche responsabile di fenomeni dannosi come eritemi, fotoinvecchiamento e, nei casi più gravi, tumori cutanei. La radiazione ultravioletta (soprattutto Uva e Uvb), ma anche la luce visibile e l’infrarosso, sono, infatti, in grado di danneggiare il Dna cellulare, favorire la formazione di radicali liberi e alterare la matrice dermica. “L’esposizione cumulativa ai raggi ultravioletti è il principale fattore del fotoinvecchiamento cutaneo precoce, che si manifesta con rughe, perdita di tono, macchie e disidratazione” spiega il dottor Celleno, “ed è ormai evidente che anche la luce blu e l’infrarosso possono contribuire in modo sinergico a questi danni”.
Oggi, però, abbiamo a disposizione alleati preziosi e sempre più personalizzati: la fotoprotezione moderna si declina, infatti, in base al fototipo, all’età, alla tipologia di pelle e anche a eventuali patologie dermatologiche. Le pelli più chiare (fototipi I-III), così come le pelli sensibili, acneiche o soggette a rosacea, necessitano di Spf sempre molto alti (30 o 50+) e di formulazioni ricche in antiossidanti, lenitivi, agenti seboregolatori, idratanti. “Le formulazioni moderne non sono più solo fotoprotettive” spiega Benedetta Basso, cosmetologa Aideco “ma veri trattamenti coadiuvanti: un solare per pelle acneica, per esempio, può contenere ingredienti con azione lenitiva e sebonormalizzante, mentre uno per pelle matura può offrire un’azione antiossidante e ristrutturante”.
Un altro fronte su cui fortunatamente si sta sempre più concentrando la ricerca delle aziende cosmetiche è quello della fotodermoprotezione selettiva, una strategia che consente di schermare solamente alcune bande dello spettro solare, lasciando passare quelle con effetti terapeutici, come la luce blu utile contro l’acne o l’Uva lungo per la psoriasi.
Oltre l’Spf, nuovi attivi e tecnologie cosmetiche
Il valore del Sun protection factor resta un parametro fondamentale, ma oggi le aziende cosmetiche integrano sempre più spesso in questo tipo di formulazioni anche attivi funzionali antiage, idratanti o antiossidanti, e così nei solari troviamo anche vitamine C ed E, flavonoidi, estratti botanici ad azione antiossidante e booster tecnologici che migliorano la resa applicativa e sensoriale del prodotto.
“L’evoluzione tecnologica ha portato alla nascita di veri e propri cosmetici multitasking, come fondotinta ad alta protezione, BB cream con Spf 50+, solari da città dalla texture leggera e invisibile e ideali per l’uso quotidiano”.
Un’attenzione crescente è anche quella rivolta alla sostenibilità ambientale: alcuni filtri, come oxybenzone e octinoxate, sono stati banditi in aree marine protette per il rischio di danni ai coralli. L’industria cosmetica è sempre più orientata verso nuove molecole fotoprotettive eco-friendly, di origine vegetale o biotecnologica, e verso pack riciclati o riciclabili.
Bambini&pelli fragili
La fotoprotezione è ancora più importante nelle fasi delicate della vita, come l’infanzia o la senescenza. La pelle dei bambini, infatti, più sottile e con melanociti immaturi, è particolarmente vulnerabile. “Ogni scottatura nell’infanzia rappresenta un rischio maggiore di sviluppare un melanoma in età adulta” sottolinea il dottor Celleno, e anche in inverno o in città la fotoprotezione resta una buona abitudine quotidiana per tutti.
Questo perché il fotoprotettore non andrebbe usato solo per la tintarella, ma soprattutto in un’ottica salutistica di prevenzione e di supporto terapeutico per quelle pelli che vivono condizioni problematiche: in caso di acne, rosacea, dermatiti o psoriasi, i solari possono contenere ingredienti capaci di modulare l’infiammazione, riequilibrare il microbiota e rafforzare la barriera cutanea, aiutando a mantenere e spesso addirittura migliorare la condizione della patologia. “Questo è il concetto di fotoprotezione dedicata” spiega il presidente Aideco “ovvero una protezione che si adatta non solamente al fototipo, ma anche allo stato di salute della pelle. Una pelle acneica, una sensibile oppure una affetta da rosacea non possono essere protette con lo stesso prodotto”.
Educazione e consapevolezza
Per essere davvero efficace, però, la fotoprotezione va usata correttamente: in quantità adeguata (35 grammi per un corpo adulto), con riapplicazioni ogni due ore e scelta in base al contesto (mare, montagna, città). Purtroppo, ancora oggi la maggior parte dei consumatori applica solo la metà del prodotto necessario, riducendo drasticamente l’efficacia dell’Spf. In questo senso, è fondamentale il ruolo di professionisti esperti -dermatologi, cosmetologi, farmacisti, estetiste- per una corretta informazione: la loro consulenza può fare la differenza tra una protezione “casuale” e una protezione davvero efficace, personalizzata e preventiva. “Il sole è un grande amico, se impariamo a rispettarlo” conclude Celleno. “La fotoprotezione moderna ci consente di farlo con strumenti sempre più raffinati, dedicati, e pensati per accompagnarci con sicurezza in ogni stagione dell’anno e a qualunque età”.